1/20/2009

PERCHE' L'ABORTO DEVE ESSERE UN DIRITTO

L'effettiva possibilità di prevenire(anche a concepimento già avvenuto) o di interrompere la gravidanza è un elemento fondamentale e irrinunciabile della libertà personale della donna. Imporre ad una donna, attraverso l'impossibilità di accedere ai mezzi abortivi, di sottostare ad una gravidanza in cui sia incorsa contro la propria volontà o che comunque non intende proseguire è un grave atto di violenza fisica e psicologica, significa negare alla persona la libera disponibilità del proprio corpo e la facoltà di determinare liberamente la propria vita privata, familiare e relazionale. Inoltre, poiché nessun mezzo contraccettivo in senso stretto, è efficace al 100%, negare l'aborto fin dal momento del concepimento significa far gravare sulla libertà sessuale della donna la necessità di accettare, insieme al rapporto sessuale, l'eventualità del concepimento, in una percentuale variabile tra il 7% e il 25% (se si considera l'indice di fallimento dei cd mezzi naturali). Alla donna, in questo modo, verrebbe proibita con la forza l'opzione morale che prevede la scissione totale ed irrevocabile tra sessualità e riproduzione. Essa si troverebbe, infatti, nella necessità di accettare comunque, insieme a qualsiasi tipo di relazione sessuale, l'eventualità che ne possa derivare una gravidanza ed un parto. Il che comporta una pesante restrizione della libertà sessuale femminile,dato che la sessualità femminile non potrebbe mai essere totalmente libera dalla procreazione. Inoltre, poiché la gravidanza, oggettivamente, produce danni e gravi disagi psicofisici per chi la subisce, imporre la prosecuzione di una gestazione significa ledere, anche se in maniera indiretta, il diritto della persona alla salute e alla integrità fisica. A quest'ultimo riguardo, si suole, ormai, obiettare che anche l'aborto può avere effetti avversi, ma, in ogni caso, è giusto che sia la persona interessata a scegliere a quale tipo di effetti avversi esporsi, se a quella della gravidanza e del parto(che sono una certezza ampiamente nota e documentata) o a quelli dell'aborto che sono soltanto eventuali, documentati in bassissima percentuale, e, per lo più, esagerati e generalizzati da fonti di parte, cioè antiabortiste. [http://mondodonna.blogosfere.it/2008/08/gli-psicologi-americani-dicono-che-laborto-non-e-una-minaccia-per-la-salute-mentale-delle-donne.html]

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